La fantasia come ricerca della realtà
di Fabio Cerroni

Leggi l'articolo...

Sunto: Ma è proprio vero che solo il pensiero scientifico consente di arrivare a vedere la realtà che ci circonda? La Scienza è sempre così razionale e impersonale? Di primo acchito lo scienziato viene comunemente visto come un freddo calcolatore che porta a termine il suo lavoro in modo essenzialmente razionale senza la minima presenza di quella fantasia che caratterizza molti altri campi dello scibile umano. Lo studio della Natura implica una profonda attenzione verso una realtà che in altri meandri della conoscenza umana trova spesso uno sfogo a volte imponente nella fantasia. La scrittura, la musica, la pittura e tutte le arti in genere, ci consentono di giungere, attraverso la nostra immaginazione, in quel tanto agognato mondo della conoscenza del reale che da sempre gli uomini hanno cercato di raggiungere?

Abstract: But is it really true that only scientific thinking allows you to get to see the reality that surrounds us? Science is always so rational and impersonal? At first glance the scientist is commonly seen as a cold computer finishes his work so essentially rational without the slightest presence of that fantasy that characterizes many other fields of human knowledge.The study of nature implies a deep attention to a fact that other meandering of human knowledge often finds an outlet in times impressive in the imagination. Writing, music, painting and all the Arts generally, allow us to reach, through our imagination, in that coveted world of real knowledge that humans have always tried to reach?

Fabio Cerroni . Biologo e docente universitario, ha svolto la sua attività di ricercatore presso l’Università “Sapienza" di Roma dove ha insegnato “Organizzazione Sanitaria” in Clinica Pediatrica al Policlinico Umberto I°. Successivamente è stato docente di “Patologia Clinica” presso l’ospedale S. Andrea di Roma. Dopo il pensionamento ha continuato l’insegnamento alla Scuola per infermieri della Croce Rossa Italiana e in alcuni Master universitari.
Durante la sua attività universitaria ha intrapreso l’attività di pittore esponendo le sue opere in diverse mostre tenutesi a Roma e in atre città italiane. Nel 2008 ha intrapreso anche l’attività di scrittore pubblicando il suo primo lavoro: La struttura democratica della natura con la casa editrice Aracne. Ha poi pubblicato con Universitalia il suo secondo libro: Zero: inizio e fine del tempo. Sempre con Universitalia ha, nel 2013, pubblicato il terzo: Pensieri in fumo.
Attualmente prosegue l’attività di scrittore impegnandosi anche nella realizzazione di alcuni dipinti.

ArteScienza Anno I, N.2 dicembre 2014

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Arte e Scienza, verso una ricomposizione culturale
di Luigi Campanella

Sunto. Nella società post-industriale, in cui viviamo, la cultura sembra prevalere sempre di più sulla struttura, riconoscendo alla dimensione creativa delle attività umane il ruolo di guida e di orientamento. La tradizionale articolazione della cultura in umanistica e scientifica deriva da una visione sbagliata, ma soprattutto da una politica di potere delle scuole accademiche. Un segnale di cambiamento verso la uni-tarietà della cultura è la sua visione e concezione di bene culturale: prima era so-stanzialmente il reperto umanistico, oggi anche lo strumento scientifico. La bellezza estetica degli strumenti ne valorizza la ricollocazione all'interno di un ambiente, di un’atmosfera similmente a quanto avviene per le opere d'arte. Un'altra ricomposi-zione culturale, con la rivalutazione della storia della scienza e degli archivi storici, riguarda il rapporto fra teoria ed esperienza.