L’uso del condizionatore in estate è indispensabile, ma può incidere pesantemente sulla bolletta dell’elettricità: con questa tecnica è possibile risparmiare sull’acqua.
Le temperature da record a cui il meteo ha costretto ad abituarsi negli ultimi anni rendono l’estate difficile da affrontare. Nelle giornate più afose anche la casa accumula calore. Per renderla un rifugio accogliente che ripara dall’esterno, l’opzione più efficace è affidarsi ad un condizionatore.

Le stime affermano che in Italia metà delle famiglie ha adottato questa soluzione nella propria abitazione, per un totale di ben 24 milioni di apparecchi distribuiti nelle dimore della Penisola.
Tenerlo in funzione per molte ore al giorno però, significa anche andare incontro ad aumenti esponenziali dei consumi elettrici, che si ripercuotono inevitabilmente anche sulla bolletta. Se da una parte è difficile minimizzare questi sprechi, dall’altra è possibile recuperare riducendo l’uso dell’acqua.
Aspirando l’aria calda dalla stanza, il condizionatore è in grado di trasformare l’umidità in liquido, che defluisce poi dall’unità esterna grazie al tubo ad esso collegato. Altro non è che acqua pulita, poiché priva di sali e cloro, che finisce essere eliminata attraverso gli scarichi.
Ebbene esistono molti modi sostenibili ed utilissimi per riciclarla in casa, combattendo l’impatto dei consumi idrici sulle bollette.
Come riciclare l’acqua del condizionatore: tante soluzioni sostenibili
L’acqua è un bene prezioso, eppure ogni giorno se ne spreca tantissima. Basta pensare che, quando un condizionatore è in uso costantemente, possono disperdersi fino a 80 litri in un solo giorno. É il momento dunque, di mettere un freno a questo sperpero di risorse, raccogliendo l’acqua del condizionatore in secchi, bottiglie o bidoni per l’acqua piovana.

É sorprendente scoprire in quante situazioni casalinghe può tornare utile. Una di queste è innaffiare le piante. In giardino o in casa, le amiche verdi possono trarre giovamento da quest’acqua pura. Nell’ambito delle pulizie, le possibilità si moltiplicano.
Dal lavaggio delle finestre a quello dei pavimenti, passando per i mobili e gli attrezzi. Per comodità, può essere travasata in flaconi spray da usare all’occorrenza. Non da meno è il bucato, in particolar modo quello a mano. I piccoli indumenti che richiedono un’attenzione in più possono essere lavati in un lavandino o in una bacinella.
Piuttosto che riempirla con acqua corrente, basta riciclare quella del condizionatore per risparmiare litri e litri di questo elemento indispensabile per l’igiene. Una volta che i capi puliti sono asciutti, avranno bisogno di una stirata. Ecco allora che l’acqua del condizionatore può venire in soccorso per riempire il serbatoio del ferro da stiro.
Nessun pericolo, non contenendo minerali come l’acqua corrente, non rischia di danneggiare l’elettrodomestico. Spostandosi in bagno, l’acqua riciclata è un’ottima scelta per scaricare il WC. Ogni volta che si preme lo scarico, si consumano dai 6 ai 9 litri d’acqua.
Infine, perché non tenere qualche bottiglia a portata di mano in auto? Sarà l’ideale per riempire il serbatoio del parabrezza.