Per i tuoi viaggi all’estero, adesso cambiano le regole e si tratta di una svolta non di poco conto. Ecco qual è la documentazione che dovrai portare con te.
Siamo in piena estate e per tutti o quasi questo vuol dire una ed una sola cosa: vacanze. Si tratta del momento in cui si stacca la spina e ci si riposa dopo un anno di lavoro e di stress. In tal senso, le opzioni tra le quali poter scegliere sono tante e ciascuno segue quelle che sono le proprie preferenze. Si può andare al mare restando comunque relativamente vicino casa, o magari ci si può regalare la visita in una capitale europea. O, per tante altre persone, l’opzione migliore è data da un periodo da trascorrere in montagna, al fresco rispetto al caldo delle nostre città.

In tal senso, una delle opzioni più gettonate è sicuramente quella di girare e di andare all’estero, anche con l’idea di confrontarsi con una cultura diversa dalla propria. Cosa che, come è noto, arricchisce molto. Da questo punto di vista ci sono delle novità non di poco conto. Già, perché per i nostri viaggi all’estero cambiano le regole che riguardano la documentazione necessaria per l’espatrio e non si tratta di un qualcosa di poco conto. Andiamo a vedere quali sono queste novità in questione.
Viaggi all’estero: ecco le novità sui documenti necessari
La novità in questione sarà valida a partire dall’estate del 2026. Per la precisione a partire dal 3 agosto dell’anno in questione e, come sempre accade, si tratta del fatto che l’Italia si allinea al regolamento europeo. Nello specifico la norma di riferimento è il Regolamento Europeo 1157/2019. A partire dalla data prima indicata, infatti, per viaggiare all’interno della Comunità Europea servirà essere in possesso della Carta di Identità Elettronica e diventerà un requisito imprescindibile. A meno che non si avrà il passaporto in corso di validità.

Tradotto in altri termini, chi in quella data sarà in possesso della sola carta di identità in formato cartaceo non potrà uscire dai confini italiani e girare gli altri Paesi della Comunità europea. Questo perché è sprovvista della zona a lettura ottica, vale a dire quella sezione fatta di stringhe alfanumeriche inalterabili che vengono lette dai dispositivi di controllo e di sicurezza.
Per ottenere la CIE bisognerà andare all’Ufficio Anagrafe del proprio comune di residenza muniti di fototessera e di codice fiscale. La pratica costa 22,20 euro. Verranno richieste le impronte digitali ed il consenso alla donazione di organi e tessuti. La stampa avviene tramite la Zecca dello Stato e richiede circa una settimana dal momento della richiesta.