Il prof Schettini questa volta ha spiazzato tutti rivelando una importante verità sulla correlazione tra cielo nuvoloso e abbronzatura: ecco cosa ha detto.
Siamo nel pieno dell’estate e molte persone hanno un solo grande obiettivo: abbronzarsi. A tantissimi infatti piace la pelle ambrata che si fa durante la bella stagione e vedere un cielo nuvoloso è spesso una seccatura perché si teme di non raggiungere l’obiettivo. A rompere questa convinzione, però, ci ha pensato il professore di fisica.
Vincenzo Schettini è famosissimo per i suoi consigli pratici dati in base a ciò che dice la fisica. Il professore più amato dagli studenti ha avviato nel 2015 un progetto chiamata La fisica che ci piace, nato prima come canale YouTube e poi trasferitosi nei vari social. È proprio in uno dei video condiviso di recente che il professore di fisica ha spiegato la reale correlazione tra cielo nuvoloso e abbronzatura, spiegando nel dettaglio cosa sapere.
In uno dei tanti video condivisi dal prof Schettini sulla pagina Instagram La fisica che ci piace, si è parlato anche della correlazione tra il cielo nuvoloso e dell’abbronzatura, visto che in molti sostengono che quando ci sono le nuvole non ci si abbronza. Proprio per questo motivo, come spiega il prof, in tantissimi decidono di non mettersi la protezione solare.
Quello che però non tutti sanno e che il professore ha spiegato molto bene è che questa convinzione è sbagliata, proprio perché lo afferma la fisica e dietro appunto c’è una spiegazione scientifica da conoscere per evitare errori che potrebbero danneggiare la salute di ognuno di noi, come molti esperti sostengono da sempre.
Schettini ha spiegato in parole semplici e dirette che il sole emette delle radiazioni elettromagnetiche e tra tutte le lunghezze d’onda quella corrispondente alla radiazione ultravioletta è quella che ci fa abbronzare prevalentemente e danneggia anche la nostra pelle. Quando è nuvoloso, buona parte della radiazione del sole non riesce ad attraversare le nuvole e quindi arriva meno calore per irraggiamento, cioè sentiamo meno caldo.
Invece, la maggior parte dei raggi UV attraversa le nuvole in modo indisturbato arrivando sulla nostra pelle. Per questa ragione è fondamentale continuare a proteggere la pelle con la crema anche quando il cielo è totalmente nuvoloso. Un appunto molto importante da tenere a mente per non cadere nell’errore di non mettere la crema quando il cielo è coperto.
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