Il Governo ringrazia i futuri pensionati e prepara una sorpresa da 7.000€ a partire da settembre

Da settembre bonus fino a 6.900€ a chi ha una buona base contributiva, ma ancora non è andato in pensione: ecco cosa sapere.

L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro; quello degli over 50. Ed è così che a settembre arriveranno incentivi per chi ha ancora spalle larghe, testa lucida e un estratto conto contributivo che parla chiaro. Fuori, intanto, c’è un mercato che zoppica: giovani che ballano un tango di incertezze, tra contratti a tempo e contributi che evaporano prima ancora di accumularsi.

Giancarlo Giorgetti
Il Governo ringrazia i futuri pensionati e prepara una sorpresa da 7.000€ a partire da settembre (credit: ANSA) – assculturale-arte-scienza.it

E poi ci sono loro, gli over 60, con la pensione a un passo ma la voglia (o la necessità) di restare ancora un po’. Ed è qui che entra in gioco il Governo. Quello che queste dinamiche le conosce bene: ha proposto lo sgravio per chi assume over 35 e donne ferme da due anni, ma sa anche che il mondo del lavoro, oggi, tende a preferire chi ha più esperienza.

Paradossale, certo: trovare lavoro dopo i 50 o i 60 anni è un’impresa, ma è ancora più difficile convincere chi è stabile e preparato a lasciare il proprio posto. Da settembre, però, restare al lavoro verrà premiato. Fino a 6.900€, direttamente in busta paga, per tutti i lavoratori che sceglieranno di aderire a questo piano.

Bonus Giorgetti 2025: cos’è, a chi spetta e come richiederlo

Il nuovo incentivo – ribattezzato ‘bonus Giorgetti’ – prevede un aumento netto in busta paga fino a 6.900€ l’anno, destinato ai lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, che maturano i requisiti per la pensione entro il 31 dicembre 2025, ma decidono volontariamente di rimandare l’uscita dal lavoro. Un premio in denaro per chi sceglie di restare, pur potendo già lasciare.

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Bonus Giorgetti 2025: cos’è, a chi spetta e come richiederlo – assculturale-arte-scienza.it

Il bonus consiste nella restituzione dell’aliquota IVS (9,19%) normalmente versata all’INPS. In pratica, quei contributi non andranno più al fondo pensione, ma finiranno direttamente in busta paga sotto forma di extra mensile netto e completamente esentasse. Nessuna trattenuta fiscale, nessuna sorpresa.

I primi accrediti sono previsti a settembre per i dipendenti privati e a novembre per quelli pubblici, in base alla prima finestra utile di pensionamento. Attenzione però: il bonus non è automatico. Per ottenerlo serve fare domanda all’INPS, che verificherà il diritto all’incentivo e autorizzerà l’esonero contributivo.

Rientrano tra i beneficiari non solo i lavoratori con Quota 103, ma anche quelli che hanno i requisiti per la pensione anticipata ordinaria, ovvero basata esclusivamente sull’anzianità contributiva. Una misura che guarda al futuro, ma si ispira al passato: simile al vecchio bonus Maroni, con una differenza fondamentale. Questo, a differenza di quello, è finalmente esentasse. E molto più concreto. Critiche o meno, rimane un’opportunità concreta.

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