Un altro rincaro imprevisto per i fumatori, anche lontano dai giorni della finanziaria: perché salgono i prezzi dei pacchetti?
Stavolta non c’entra il Governo. O, almeno, non direttamente. I tabagisti dovranno prendersela con qualcuno che sta un po’ più in alto. No, non è il Padreterno. Si tratta dell’Unione Europea, che ha deciso di colpire il tabacco con una tassazione senza precedenti. Una decisione che non ha nulla a che fare con il sacrosanto sforzo di contrasto a un vizio che miete centinaia di migliaia di vittime e che ha costi altissimi per la salute in generale.
Sigarette più care, dunque, con prezzi che potrebbero far schizzare i pacchetti a cifre sempre più vicine ai 10 euro. L’UE vuole colpire i tabagisti per raccogliere dei fondi. Secondo i piani, si pensa di poter racimolare fino a 15 miliardi di euro. Per farlo, le accise verrebbero centralizzate a Bruxelles, sottraendo parte del gettito agli Stati membri. Ecco perché non tutti sono convinti che sia una buona idea. L’Italia, per esempio, è contraria. Anche la Svezia e la Grecia hanno lasciato intendere di non essere a favore della proposta.
Si temono infatti pesanti contraccolpi economici. E, in Paesi come l’Italia, si rischierebbe anche un ritorno in auge del fenomeno del contrabbando. Chi mastica un po’ di economia sa che quando si alzano così tanto i prezzi senza offrire alternative, si crea solo disagio. Per chi consuma quel determinato prodotto, per chi lo vende e per chi guadagna dalla gestione dell’intero commercio.
Prezzi dei pacchetti delle sigarette alle stelle: il piano dell’UE
Il 16 luglio, la Commissione Europea presenterà una proposta per riformare radicalmente le accise sul tabacco. L’obiettivo dichiarato è quello di finanziare il bilancio comunitario 2028–2035 e il piano Next Generation. Si parla di un +139% sulle sigarette tradizionali, un +258% sul tabacco trinciato e un +1.090% sui sigari. Il rincaro toccherà anche le sigarette elettroniche (il costo passerà da 0,12 a 0,36 euro al ml) e il tabacco riscaldato (aumento da 108 euro per mille unità).
Il risultato? Per capire di quanto saliranno i prezzi dei pacchetti di sigarette in Italia è ancora presto. Verosimilmente, un pacchetto commercializzato a 5 euro potrebbe salire oltre i 6 euro. Le Marlboro, che costano già 6,20 euro al pacchetto potrebbero arrivare a costare 8 euro. Ma una simile minaccia servirà a debellare il vizio del fumo?
C’è anche chi ha cercato di calcolare il possibile impatto sull’inflazione in Italia. Con l’aumento dei prezzi dei pacchetti, l’inflazione potrebbe salire di colpo intorno allo 0,5%. Un consumatore di Marlboro, per esempio, calcolando la media di un pacchetto al giorno, spenderebbe intorno ai 240 euro al mese, a fronte dei 186 attuali. E la differenza annuale sarebbe superiore ai 500 euro.
