Detrazioni figli, è ufficiale: queste famiglie dovranno restituire soldi all’Agenzia Entrate

Detrazioni per i figli a carico, questi contribuenti dovranno restituire quanto fruito. Che cosa indica la normativa in vigore.

Una delle questioni che a volte si pongono i contribuenti impegnati con le dichiarazioni dei redditi riguardano le detrazioni per i figli a carico. Bisogna fare una precisazione per evitare malintesi. Le detrazioni per i figli a carico spettano per i genitori che hanno figli fiscalmente a carco in età compresa tra i 21 e i 30 anni.

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Detrazioni figli, è ufficiale: queste famiglie dovranno restituire soldi all’Agenzia Entrate – assculturale-arte-scienza.it

I limiti di età sono imposti dalla legge, per il minimo come per il massimo. Infatti fino ai 21 anni la detrazione è inglobata nell’assegno unico e universale. Invece la soglia massima di 30 anni per le detrazioni è attiva dalla legge di Bilancio 2025. Inoltre queste detrazioni spettano al 50% ad ognuno dei genitori. Solo se esiste un preciso accordo tra le parti le detrazioni sono al 100% per una sola parte.

Detrazioni per i figli a carico quando si creano problemi

Con le coppie conviventi e sposate non si presentano quasi mai dei problemi su questo tema. Ma in caso di separazioni o divorzi non è raro che ci siano delle difficoltà che nascono quando un genitore chiede le detrazioni al 100% senza consultarsi con l’altro. Si determinano così le condizioni perché l’Agenzia delle Entrate richieda la restituzione delle detrazioni indebitamente fruite.

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Detrazioni per i figli a carico quando si creano problemi – assculturale-arte-scienza.it

Facciamo n passo indietro. In genere le detrazioni sono richieste al 100% dal genitore con il reddito più alto per una questione di capienza fiscale, non è contemplata che a richiederle al 100% sia il genitore con il reddito più basso. Così se un genitore è a carico dell’altro, le detrazioni al 100% spettano a quest’ultimo. In caso di divorzio o separazione si applicano le regole dei coniugi sposati. Ma proprio in queste situazioni, capita che siano richieste complessivamente detrazioni totali al 150%. Cioè un genitore ha richiesto detrazioni senza averne diritto o senza consultarsi con l’altro.

Non sempre l’Agenzia delle Entrate richiede la restituzione a chi ha sbagliato. Esempio la madre richiede la detrazione al 50%, il padre al 100%, senza consultarsi. L’Agenzia controlla la dichiarazione della madre ed emerge che le detrazioni sono in totale al 150%. La restituzione è richiesta non al padre, ma alla madre di cui è stata verificata la dichiarazione. In altre parole in casi del genere l’Agenzia richiede la restituzione al genitore di cui controlla la dichiarazione.

Per contestare la decisione occorre collegarsi a CIVIS, segnalando di avere richiesto la giusta percentuale, indicando che l’atro genitore senza autorizzazione, ha richiesto una detrazione al 100%. Si possono presentare anche eventuali documenti, come la sentenza del giudice. L’Agenzia però potrebbe richiedere un’autocertificazione del genitore con cui dichiara che gli spettava solo la detrazione al 50%.

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