Ora è confermato e accadrà già a partire dal prossimo anno: la novità per chi è in possesso di un’auto diesel.
Arrivano altre novità per tutti gli automobilisti, e questa volta riguarda direttamente le auto diesel. Detto che, ormai, è da diversi mesi che è entrato in vigore il nuovo (e molto discusso) Codice della Strada, ci sarà presto una nuova norma a cui ci si dovrà per forza di cose adattare.

Negli ultimi giorni, si sta nuovamente parlando di una riforma per il pagamento del bollo auto e moto, che potrebbe entrare in vigore già il prossimo 2026: la nuova norma, che punta a garantire uniformità sul territorio italiano, riguarda la compravendita di veicoli usati e dovrebbe portare all’ identificazione dei soggetti passivi dell’IVA il primo giorno del periodo tributario.
Dal 2026 potrebbe poi esserci un’altra novità, anche se questa volta riguarda come detto solamente i veicoli a motore diesel: fortunatamente, c’è una buona notizia per gli automobilisti, anche se non è chiaro come questa scelta influirà nel futuro anche in relazione alle norme europee.
Veicoli diesel, cambia tutto: cosa succede nel 2026
Tramite un nuovo emendamento approvato, destinato quindi a diventare legge, il governo ha rinviato di un anno il blocco alla circolazione dei veicoli diesel Euro 5 più inquinanti (immatricolazione nel periodo 2011-2015) inizialmente previsto per il prossimo autunno; il blocco è quindi rinviato di un anno e partirà il 1° ottobre 2026. Le zone interessate sono quattro delle regioni più inquinate non soltanto d’Italia, ma di tutta Europa: il Piemonte, la Lombardia, il Veneto e l’Emilia-Romagna.

La decisione, come sottolinea laleggepertutti.it, è stata presa per non penalizzare né i cittadini né le imprese, ma che potrebbe avere conseguenze anche in relazione a quanto espresso dalla Corte di Giustizia Europea. Di fatto, la misura del blocco era stata presa dall’Italia per rientrare nei parametri imposti dall’Europa, ed evitare così sanzioni. Stando a quanto riportato da alvolante.it, il Codacons ha segnalato che questo rinvio permetterà a 1,3 milioni di auto diesel Euro 5 ancora di circolare, facendo tirare un sospiro di sollievo a molti automobilisti.
A prescindere da questo, però, viene sottolineato come l’associazione dei consumatori abbia comunque chiesto alle Regioni di attivarsi presto con delle misure particolari, “garantire la salute degli abitanti e l’ambiente”, sfruttando questo anno di tempo in più per prepararsi al meglio e trovare soluzioni concrete al problema. Al momento, quindi, la situazione resterà la stessa anche per i prossimi mesi, ma da autunno 2026 non dovrebbero esserci più scusanti.