Una nuova scoperta sulle zanzare spaventa molte persone: la risposta a un fenomeno che succede proprio in casa nostra.
Insetti molto diffusi in tutta italiane, le zanzare sono un vero e proprio incubo per molte persone, specialmente d’estate. Tra zanzariere e vari rimedi naturali o industriali, sempre più famiglie cercano di contrastare l’invasione di questi insetti in casa, nella speranza di proteggersi da punture e fastidi.

Come ben sappiamo, le zanzare possono essere vettori principali di tante malattie; fortunatamente, nei casi più comuni questi insetti ci provocano delle fastidiose bolle che scatenano prurito, oppure del fastidio quando ci ronzano vicino alle orecchie, soprattutto nelle ore notturne.
Purtroppo, in questi giorni, è stato pubblicato un nuovo studio scientifico che non ci porta per nulla delle buone notizie: ora è stato scoperto perché succede questo nelle nostre case, si troverà una soluzione alternativa?
Il nuovo studio sulle zanzare e i repellenti in casa
Recentemente, sulla rivista scientifica Pesticide Biochemistry and Physiology, è stato pubblicato un nuovo studio realizzato dall’Ohio State University e dedicato al rapporto fra zanzare e repellenti naturali di uso casalingo, come ad esempio le candele alla citronella.

Purtroppo, la brutta notizia è che ormai tanti rimedi sono inefficaci: questo perché, secondo i ricercatori, l’aumento delle temperature a causa del riscaldamento globale avrebbe influito sul comportamento delle zanzare, con il recettore TRPA1 (conosciuto anche come “recettore del wasabi”) che non si attiverebbe più come in passato.
Dato questo fatto, non utilizzando il recettore gli insetti non sono portati a evitare determinate sostanze e, quindi, rimedi naturali come la citronella risultano purtroppo inefficaci. Come sottolinea lo studio, ripreso anche da Il Messaggero, oltre una certa temperatura le zanzare non attivano il recettore TRPA1 e la citronella non fa più “paura” agli insetti.
Per scacciare le zanzare, gli autori dello studio consigliano di utilizzare repellenti sintetici, come può essere il composto DEET, capace di dare le risposte migliori durante i test. Le ricerche a riguardo, però, sono ancora in corso, ed è dunque necessario continuare a studiare e approfondire i meccanismi che regolano l’interazione fra zanzare e repellenti.
Cosa fare nel frattempo? In casa, possiamo sicuramente evitare ristagnamenti d’acqua, impedendo così di creare un ambiente confortevole alle zanzare per depositare le uova, e ovviamente armarci di zanzariere, sperando che gli insetti decidano di proliferare nella natura incolta e non nella nostra abitazione.