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Blog di Arte e Scienza

Nel ristorante Lego i camerieri sono mini chef: per prenotare basta un mattoncino

L’unico ristorante Lego al mondo vede dei piccoli robottini come camerieri e le ordinazioni vanno scelte e impilate con i mattoncini.

Da oltre 90 anni Lego fa felici bambini e adulti di tutto il mondo. Un vero fenomeno globale che nasce in Danimarca nel lontano 1932. In un minuscolo laboratorio di Billund, Ole Kirk Christiansen, falegname con la passione per i giocattoli, comincia a realizzare piccoli oggetti in legno per i bambini. Li produce con cura, quasi come fossero pezzi unici, in un periodo storico tutt’altro che semplice: la Grande depressione mordeva ovunque, anche in Danimarca, e il denaro scarseggiava.

Nel ristorante Lego i camerieri sono mini chef: per prenotare basta un mattoncino (credit: legohouse.com) – assculturale-arte-scienza.it

Quel laboratorio, però, aveva qualcosa di speciale: un nome, Lego, nato dall’unione di due parole danesi: leg godt, cioè ‘gioca bene’. Un invito, più che un marchio, che con il tempo sarebbe diventato universale.

Nel ’49 quelle creazioni passarono alla plastica e, nel 2025, è possibile viverle boccone per boccone grazie all’esperienza immersiva del primo ristorante Lego, dove non solo i mattoncini diventano professionisti, ma è possibile prenotare impilandoli e vedere i pasti preparati direttamente dai personaggi Lego.

Il primo ristorante Lego: un’esperienza immersiva a prova di mattoncino

Basta visitare una sola volta il ristorante Lego per capire che quando la tradizione si fonde con la tecnologia, nasce qualcosa di davvero ben riuscito, o almeno, in questo caso sono riusciti nell’intento. Il ristorante in questione si chiama Mini Chef, ed è l’unico ristorante Lego al mondo dove ordinare non significa leggere un menu, ma letteralmente costruirlo.

Il primo ristorante Lego: un’esperienza immersiva a prova di mattoncino (credit: legohouse.com) – assculturale-arte-scienza.it

Basta impilare i mattoncini colorati in una sequenza che rappresenta la propria scelta, e saranno dei piccoli robot-camerieri — perfetti mini chef — a prendere in carico la comanda e servire le portate davanti ai nostri occhi.

Un’idea che conquista grandi e piccoli, dentro la Lego House di Billund, il quartier generale danese dove tutto è iniziato e dove ancora oggi si respira la magia del mattoncino. Siamo a pochi passi da Legoland, in una città che ogni appassionato Lego dovrebbe visitare almeno una volta nella vita. Arrivarci è semplice, con un volo che spesso prevede scalo o passando da Copenhagen, e vale davvero la pena prenotare in anticipo: trovare posto all’ultimo minuto non è affatto scontato.

Il prezzo? 30€ per gli adulti e 15€ per i bambini, comprensivi di 4 portate, con la possibilità di scegliere anche piatti vegetariani o senza glutine. Un’esperienza che, per gli standard danesi, non risulta neanche troppo proibitiva.

Certo, non mancano voci più scettiche, che definiscono tutto “una trovata per attirare clienti” o si chiedono “e i cuochi veri che fine fanno?”. Ma la verità è che sono molti di più i clienti soddisfatti. Ciò a dimostrazione che, alla fine, il fascino di ordinare con i mattoncini e vederli prendere vita supera anche qualche perplessità.

Daniela Guglielmi

Potrei dire di essermela cercata, ma la verità è che la scrittura ha trovato me. Classe '94, scrittrice per caso e oggi redattrice a tempo pieno. La mia avventura con la scrittura è iniziata per gioco, quando qualche anno fa ho mollato tutto per ritrovare me stessa. Da allora collaboro con diverse riviste e blog, trasformando un semplice passatempo in una carriera a tempo pieno. Non amo la superficialità: mi nutro di approfondimenti e cerco sempre di andare oltre l'apparenza delle cose.

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