La fisica sfata i falsi miti sull’abbronzatura: ecco cosa accade davvero con la protezione solare 50+, parola del professor Schettini.
Con l’arrivo dell’estate, torna puntuale il dibattito su creme solari, esposizione al sole e abbronzatura. Molti si chiedono se l’uso di una protezione solare alta, come il filtro SPF 50+, impedisca alla pelle di scurirsi. A chiarire il dubbio è il professor Vincenzo Schettini, noto divulgatore scientifico e volto de “La Fisica che ci piace”, che spiega il fenomeno da un punto di vista rigorosamente fisico.
La protezione solare è essenziale per prevenire scottature, arrossamenti e danni cutanei a lungo termine, come l’invecchiamento precoce e le neoplasie della pelle. Ma contrariamente a quanto molti pensano, un filtro solare elevato non blocca l’abbronzatura. Al contrario, aiuta a raggiungerla in modo più graduale, sicuro e uniforme, riducendo i rischi associati all’eccessiva esposizione ai raggi UV.
Anche se sempre più persone scelgono di non esporsi al sole, cercando di mantenere al riparo la pelle il più possibile, il trend dell’abbronzatura perfettamente dorata non accenna a tramontare.
Secondo il professor Schettini, l’abbronzatura è una reazione di difesa naturale: la pelle produce melanina per proteggersi dall’energia solare. L’utilizzo della crema solare SPF 50 non ferma questo processo, bensì lo accompagna, mitigando l’impatto delle radiazioni ultraviolette. Il filtro solare agisce riflettendo o assorbendo parte dell’energia solare, trasformandola spesso in calore, e consentendo così un’esposizione controllata.
Schettini chiarisce che un filtro 50 lascia comunque passare circa il 2% dei raggi UVB: un valore più che sufficiente per stimolare la melanina e quindi favorire un’abbronzatura progressiva. Inoltre, protegge la pelle in modo efficace, rendendo minimi i rischi di scottature, che sono tra i principali responsabili di danni profondi al tessuto cutaneo.
Le formulazioni moderne sono studiate per adattarsi a ogni tipo di pelle, ma è importante ricordare che, per garantire un’efficacia reale, la crema deve essere applicata in modo corretto, in quantità adeguata e con regolarità. Anche in presenza di nuvole o durante i mesi invernali, i raggi UV restano attivi e pericolosi. Da qui l’importanza di mantenere una protezione costante, soprattutto sul viso, la zona più esposta e sensibile.
Il messaggio chiave, secondo la fisica, è chiaro: la protezione solare SPF 50+ non solo non impedisce di abbronzarsi, ma rappresenta la scelta più sicura per chi desidera una tintarella duratura, uniforme e priva di rischi. I filtri non eliminano l’abbronzatura, la rendono semplicemente più intelligente.
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