Le banane sono parte integrante dell’alimentazione giornaliera, ma al contrario di quanto molti credono non si tratta di frutti: la loro natura è sorprendente.
Gli ingredienti di origine naturale compaiono ogni giorno sulle tavole, entrando a far parte di una dieta sana ed equilibrata. In molti casi però, anche quelli che oggi abitualmente si consumano, un tempo appartenevano a luoghi molto lontani del mondo.

La banana è uno degli alimenti più comuni ed è ritenuta essenziale per un’alimentazione completa. Perfetta come spuntino in una pausa dal lavoro o per ricaricare le energie prima della palestra, è ricca di elementi nutritivi utilissimi per la salute. Basta pensare al suo contenuto di potassio, minerale in grado di regolare la pressione arteriosa e le funzioni cardiache, agli antiossidanti e alle vitamine, che rinforzano il sistema immunitario e le ossa. Svolge inoltre, un’ottima funzione digestiva grazie all’alta presenza di fibre.
La sua provenienza però, è da attribuire al sud-est asiatico, nello specifico alle giungle della Malesia, delle Filippine e dell’Indonesia. Da queste terre la pianta delle banane si diffuse poi in Occidente, nelle Americhe e in Africa. Oggi dunque, è comunissimo vedere tra i banchi dei supermercati questi alimenti contraddistinti dalla buccia del tipico colore giallo vivo. É sorprendente però, scoprire che quella che credevamo appartenere alla categoria della frutta, in realtà è qualcosa di molto diverso.
La vera natura delle banane: perché non sono frutti
Per qualcuno la frutta rappresenta un’ottima chiusura a fine pranzo o cena. Per altri è una merenda sana e gustosa o un pasto completo a dieta. Versatile e nutriente, la banana è tra le più consumate, peccato però che non si tratti di un vero e proprio frutto.

Molti sono ignari di una curiosità che riguarda questo ingrediente molto popolare, che in realtà altro non è che una bacca. La distinzione è data dal fatto che le bacche, riferendosi alle specifiche botaniche, sono dei particolari tipi di frutti che vengono originati in modo differente.
Provengono infatti da un ovario che contiene un’unica cavità, all’interno della quale sono presenti molteplici semi. É proprio il caso delle banane, che nascono da un fiore con un singolo ovario all’interno del quale si trovano i piccoli semini neri che vediamo generalmente nella polpa.
Bisogna dunque adattarsi all’idea che la definizione di bacca non sia ristretta ai piccoli frutti carnosi, tondi e colorati che tutti conoscono, come lamponi, mirtilli, ribes o uva. Basta pensare che molti altri vegetali che finiscono sulle tavole, nonostante i loro aspetti più variegati, rientrano anch’essi nella stessa categoria.
A livello botanico, ad esempio, oltre le banane sono considerati bacche anche le melanzane, protagoniste di numerose ricette mediterranee. Lo stesso può dirsi anche dei pomodori, che al contrario di quanto molti credono, non appartengono ad alcuna famiglia di ortaggi. Si tratta di veri e propri frutti rossi classificati, anche loro, come bacche.