Bollo auto, nei prossimi mesi si prospetta una triste novità per chi possiede una vettura elettrica. Quali sono i cambiamenti in programma.
Il bollo auto è una tassa automobilistica che si paga a prescindere dall’uso che si fa del mezzo, tranne casi particolari nei quali vi sono delle esenzioni dal pagamento. La competenza in fatto di tassa automobilistica è regionale da ormai qualche anno, ma all’interno del quadro normativo nazionale.

Eccezioni a questa regola Sardegna e Friuli Venezia Giulia dove controllo e operazioni di riscossione sono gestite e svolte dall’Agenzia delle Entrate. A versare il bollo è il proprietario del veicolo, l‘utilizzatore del mezzo con contratto di noleggio a lunga scadenza senza conducente, l’utilizzatore , l’usufruttuario o l’acquirente con patto di riservato dominio in caso di leasing, usufrutto o acquisto con patto di riservato dominio.
Cosa cambia per il bollo auto dal prossimo anno
Dal 2026 ci saranno delle importanti novità per il bollo auto, nel quadro del nuovo federalismo fiscale di tributi regionali e locali introdotto di recente dal governo. la competenza sulla tassa automobilistica passerà completamente alle Regioni che potranno decidere interamente importi, scadenze e agevolazioni.

La prima conseguenza è il pagamento in un’unica soluzione, senza più possibilità di rateizzazione dell’importo. Ma questa non è la sola novità per gli automobilisti. Cambiamenti per le scadenze, per le vetture in condizione di fermo amministrativo e per le agevolazioni concesse a particolari tipologie di vetture, a cominciare da quelle elettriche.
Finora in molte Regioni italiane, le auto elettriche godono di agevolazioni ed esenzioni temporanee o permanenti. Dopo cinque anni, quasi ovunque, le Regioni applicano una riduzione del bollo: si versa solo il 25 per cento della somma abituale rispetto ai mezzi a benzina o a diesel. Le esenzioni per le auto elettriche variano a livello locale: in Piemonte e Lombardia è a vita.
In Valle d’Aosta dura per otto anni (cinque anni più tre di extra), per le vetture con immatricolazione dal 1° gennaio del 2019. Concluso il periodo indicato si assa al 25 per cento del bollo standard. Ma dal prossimo anno le cose cambiano, le Regioni potranno decidere in modo del tutto autonomo, potrebbero essere introdotti nuove riduzioni per le vetture ibride, a metano o GPL.
Ma la piena autonomia conferita dal decreto del governo potrebbe produrre gli effetti contrari con la riduzione delle esenzioni per le auto elettriche o con la scelta di far pagare anche il bollo intero senza sconti. Una decisione non auspicabile, ma non del tutto da escludere soprattutto ladodve è necessario fare cassa.