Hanno introdotto queste nuove regole per le fatture elettroniche: adeguati subito

Sono state introdotte nuove regole per le fatture elettroniche: ecco cosa bisogna sapere, meglio adeguarsi subito.

Il mese di luglio è iniziato con l’entrata in vigore di nuove regole per la fatturazione elettronica, diventata obbligatoria dal 2019 per molte attività. Le novità riguardano il sistema dello split payment, meccanismo che prevede un’interruzione del consueto flusso di riscossione dell’imposta sul valore aggiunto. Vediamo cos’è cambiato.

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Hanno introdotto queste nuove regole per le fatture elettroniche: adeguati subito (assculturale-arte-scienza.it)

Noto anche come scissione dei pagamenti IVA, lo split payment apporta una variazione al sistema ordinario di emissione delle fatture elettroniche, la cui trasmissione e conservazione ha un ruolo fondamentale nella documentazione delle transizioni fiscali. Solitamente, infatti, il venditore incassa l’importo dell’IVA insieme al costo del bene o del servizio fornito, per poi versarlo all’Agenzia delle Entrate.

Con lo split payment, invece, il fornitore riceve dal cliente solamente l’importo netto dalla fattura emessa. È l’acquirente, in questo caso, a versare l’importo allo Stato. Nel 2023, il Consiglio UE ha concesso una deroga che consente all’Italia di continuare ad applicare il meccanismo fino al 30 giugno 2026. Tuttavia, dall’1 luglio sono scattate delle modifiche alla normativa.

Fatture elettroniche, nuove regole per lo split payment: cosa cambia dall’1 luglio

Le società quotate in Borsa non potranno più beneficiare dello split payment. È quanto previsto delle nuove regole entrate in vigore a partire dall’inizio del mese, come determinato dalla Commissione UE nella proroga al 30 giugno 2026 della possibilità di usufruire della scissione dei pagamenti in Italia.

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Fatture elettroniche, nuove regole per lo split payment: cosa cambia dall’1 luglio (assculturale-arte-scienza.it)

Le imprese, dunque, sono tenute ad adeguare i propri sistemi di fatturazione al meccanismo ordinario di incasso e versamento dell’IVA. Ciò vuol dire che le fatture elettroniche emesse non dovranno più riportare il riferimento all’art.17-ter del DPR 633/1972. L’imposta deve essere riscossa e successivamente riversata allo Stato.

È necessario che le società aggiornino al più presto gli automatismi della fatturazione. Se la normativa prevede che le fatture vengano emesse entro il giorno 5 del mese successivo alla prestazione di un servizio, con l’introduzione delle nuove regole la fatturazione in riferimento alle prestazioni del mese di giugno 2025 dovranno essere emesse entro il 5 luglio senza il meccanismo dello split payment.

Nel caso in cui una società quotata in Borsa dovesse ricevere una fattura di luglio 2025 con riferimento al regime della scissione dei pagamenti IVA, dovrà chiedere che venga emessa una nota di variazione in accredito, con successiva nuova emissione del documento.

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