Ci siamo, in arrivo le pensioni di luglio. Un aspetto che però occorre ricordare, come indica Poste italiane. Di cosa si parla.
L’attesa per milioni di cittadini sta per finire: fin dal primo luglio sono in erogazione i trattamenti pensionistici e assistenziali INPS del mese. Una boccata d’ossigeno per milioni di beneficiari, alle prese con assegno non sempre elevati.
In questo caso poi ci sono delle buone notizie, per alcuni è previsto l’accredito della quattordicesima mensilità aggiuntiva. Questa somme è riservata a chi possiede determinati requisiti anagrafici e reddituali, con un numero sufficiente di anni contributivi. Inoltre sono previsti i recuperi delle indennità una tantum da 150 e 200 euro, ricevute nel 2022 come aiuto a contenere l’inflazione. Quindi gli importi in arrivo potrebbero essere diversi dai soliti.
Proprio a questo proposito occorre evidenziare un avviso di Poste italiane. Come noto per quanti lo preferiscano è possibile ritirare il proprio assegno mensile direttamente presso li sportelli di Poste italiane. Sono molti i pensionati che beneficiano di questo sistema, optando per i contanti.
Ma proprio in vista delle possibili maggiorazioni si deve ricordare un aspetto fondamentale. Prima di affrontare questo aspetto diciamo che a luglio non ci saranno ritardi nelle erogazioni dovuti alle festività in programma, come avvenuto a giugno o a maggio. Le operazioni questa volta si svolgeranno senza intoppi e partiranno proprio dal primo giorno utile, cioè martedì 1° luglio.
Alle Poste il ritiro avviene solitamente seguendo il calendario alfabetico, preparato per evitare inutili code davanti agli sportelli, con i prevedibili disagi per i pensionati. I pagamenti sono suddivisi in base alle iniziali dei cognomi, partendo dalle lettera dalla A alla C (martedì 1° luglio), dalla lettera D alla K (mercoledì 2 luglio), dalla lettera L alla P (giovedì 3 luglio), dalla lettera Q alla Z (venerdì 4 luglio).
Con lo scaglionamento si affrontano meno attese, ma è sempre meglio evitare le ore di maggior afflusso, scegliendo le ore della tarda mattinata o del primo pomeriggio. Ma se queste sono le date previste, si deve ricordare un aspetto importante, come accennato. Il ritiro in contanti è possibile esclusivamente per le somme entro i 1.000 euro. In caso di importi superiori la pensione è accreditata soltanto sul conto corrente o sul libretto postale.
Quindi conviene controllare la somma che si sta per ricevere direttamente sul cedolino della pensione, consultabile sul sito dell’INPS con accesso tramite credenziali SPID, CIE e CNS e se superiore ai 1.000 euro indicare le coordinate del proprio conto per l’accredito. Si evitano così spiacevoli disguidi al momento del ritiro.
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