Brutte notizie per gli eredi di Silvio Berlusconi. Il patrimonio potrebbe subire un assottigliamento. Che cosa succede in queste ore.
Gli eredi di Silvio Berlusconi non sono pochi, tuttavia ogni fetta è talmente grande che potrebbe rendere ricche migliaia di persone. Subito dopo il decesso del Cavaliere, si è parlato per settimane delle sue ultime volontà, in particolare per quanto riguarda la parte destinata a Marta Fascina, sua compagna e collaboratrice negli ultimi mesi di vita. Ad oltre un anno dalla morte di Berlusconi a quanto pare la questione ereditaria non è ancora chiusa. In particolar modo a causa delle rendite.

Ogni società, il cui numero è difficile da contare sulla punta delle dita di una squadra di calcio, ha ovviamente degli attivi e passivi. Ed a quanto pare al momento molte di esse versano in una condizione di difficoltà che potrebbe portare gli eredi addirittura alla vendita o alla cessione. Si ricorda che per legge, fino a che un chiamato all’eredità non ha formalizzato l’accettazione di quanto gli spetta, egli può rinunciarvi senza alcuna conseguenza legale o spesa.
Le aziende di Berlusconi che si trovano in crisi economica
L’enorme plafond dell’eredità Berlusconi pare sia ampiamente diminuito di valore dalla morte del Cavaliere. A creare più problemi è la società Monza calcio, anche se negli ultimi anni ha ridotto il “buco” da 65 milioni a meno di 47 milioni. A quanto pare l’azienda verrà a breve venduta con un ricavo di 30 milioni di euro.

A quanto pare, ma si tratta ancora di indiscrezioni, l’acquirente potrebbe essere un consorzio di investitori riunito da Mauro Baldissoni, in precedenza dirigente della A.S. Roma. Anche il settore immobiliare sta zoppicando. Le numerose proprietà di Berlusconi erano gestite da una società dal nome Idra. L’azienda al momento conta un buco di circa 20 milioni di euro, nonostante ultimi investimenti e liquidità. Sembra che la società si troverà costretta a vendere alcune delle ville simbolo del Cavaliere, come in Sardegna.
Questo, unito alla vendita del Monza calcio, dovrebbe attenuare fortemente i passivi. Il resto dell’eredità, comprese le società Mondadori, Mediaset e Mediolanum al momento si trovano in attivo. Gli eredi potranno dunque arginare le perdite di una parte dell’eredità con i guadagni della parte rimanente e con oculate mosse finanziarie, come ad esempio la cessione e la vendita dei cosiddetti “rami secchi”.
Sembra proprio che non ci si debba intristire per gli eredi del Cavaliere, i quali, nonostante le numerose attività, sono riusciti a cavarsela con danni minimi, mantenendo salde le redini delle attività principali del gruppo.