A volte ci si può rendere conto solo qualche tempo dopo di avere commesso un errore nell’F24, in casi simili è fondamentale agire in modo tempestivo.
Essere precisi quando si tratta di fare un pagamento o della dichiarazione dei redditi risulta essere fondamentale, sia nel rispetto delle scadenze, sia in merito a comunicazioni relative ai guadagni da cui poi sarà calcolato l’importo da pagare. Purtroppo, però, la possibilità di incorrere in una dimenticanza o in uno sbaglio non può essere esclusa del tutto, anche se si decide di affidarsi a un professionista, anche se ovviamente una situazione simile non è esente da conseguenze.

Capire come ci si debba muovere se si capisce di non essere del tutto in regola è davvero utilissimo, ma soprattuto agire in maniera tempestiva, ben sapendo come tergiversare possa avere un impatto anche sul piano economico sulla questione. Se il problema coinvolge un F24 c’è una procedura ben precisa da seguire, che è bene tenere a mente prima che la situazione possa degenerare.
Errore nell’F24? Ecco cosa devi fare subito
Il rispetto delle scadenze è fondamentale quando si tratta di conti da pagare, a maggior ragione se si ha la necessità di dover correre ai ripari per correggere un errore in un documento importante come un F24. Non è detto necessariamente si sia costretti a subire una sanzione se si tratta di un errore formale che non incide sul totale dell’importo versato.
Ci sono comunque degli sbagli che possono essere stati fatti nella compilazione del modello che possono essere modificati con la garanzia quasi assoluta di non ricevere una multa. Questi sono in genere di tre tipi:
- la correzione dei codici tributo;
- la ripartizione fra più tributi dell’importo a debito o a credito indicato con un solo codice tributo;
- la correzione del periodo di riferimento.

C’è però un procedimento da seguire ben preciso in casi simili, a cui è necessario attenersi. Si deve accedere nella propria Area Riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate e chiedere il cambiamento attraverso il servizio “Civis – Richiesta modifica F24”. Si tratta di un’opzione a cui l’ente ha pensato proprio per agevolare i contribuenti ed eventuali professionisti e intermediari a cui decidono di rivolgersi per la pratica, dove si possono poi inserire i nuovi dati. Attenzione, però, questo può essere possibile solo se ci si riferisce a tributi gestiti dall’Agenzia delle Entrate, mentre non riguarda i contributi previdenziali e i tributi locali.
Questa procedura può essere eseguita entro un tempo massimo di cinque giorni dal versamento, l’ente sarà chiamato al rimborso, ma avrà al massimo sei mesi per elargire quanto dovuto. In alcuni casi l’indennizzo può essere concesso attraverso una compensazione rispetto al tributo dovuto, anche se la gestione può cambiare a seconda del soggetto attivo d’imposta.
Qualora invece l’inesattezza non riguardasse il codice tributo ma il codice ufficio, l’utente avrà versato l’importo ad un ente diverso rispetto a quello competente e titolare del potere d’imposta. In casi simili è necessario inviare una comunicazione a entrambi gli enti per richiedere la corretta destinazione della somma.