Un insetto che è meglio tenere lontano, ecco il nuovo fastidioso piccolo ospite delle nostre abitazioni. Scopriamo di che cosa si tratta.
Con l’estate e il caldo umido di queste giornate una delle preoccupazioni principali è costituita dalla presenza di insetti. Dalle zanzare alle vespe, dalle blatte alle mosche non mancano di certo le presenza fastidiose e infestanti nelle nostre case. Ma non è soltanto il fastidio che si può provare per gli insetti, ma la possibilità che le loro punture siano fastidiose e in alcuni casi addirittura dolorose.

Per questo bisogna proteggersi e prevenire la presenza di questi insetti nelle abitazioni, potenzialmente pericolosi soprattutto per bambini, persone anziane o con sensibilità particolari e allergie verso le punture. Quello di parliamo è un piccolo insetto che in alcuni casi può provocare delle serie preoccupazioni.
Un piccolo e sgradito ospite da evitare in casa
Un insetto particolare presente nelle case più antiche o nei mobili di legno più vecchio è lo scleroderma, meglio noto come amico degli antiquari. Il nomignolo è dovuto alla sua abitudine di nutrirsi del tarlo del legno. Infatti le sue larve si sviluppano a spese di quelle del tarlo del legno. Quindi la presenza di quest’ultimo può comportare quella dello scleroderma.

Purtroppo l’amico dell’antiquario può essere fastidioso anche per le persone, la sua puntura accidentale provoca forte prurito e somiglia alla puntura di una vespa, ancora più persistente. Determina rossore e gonfiore e in alcuni casi anche reazioni allergiche con formazioni di vesciche e piccoli noduli. In persone particolarmente fragili può creare problemi anche più gravi.
Lo scleroderma fa parte della famiglie di vespe e api, è un imenottero, dotato di pungiglione che usa per difendersi dai pericoli. Si tratta di un piccolo insetto, lungo tra i 2 e i 4 millimetri, nero e a prima vista somigliante a una formica. In realtà è più simile a una vespa senza ali. A essere potenzialmente pericolose sono solo le femmine, dotate di aculeo, ma senza ali. Quindi con scarsa possibilità di diffondersi nell’ambiente, se non in presenza di mobili e legname con tarli.
Non sono insetti sociali e non formano colonie. I maschi hanno invece le ali, ma non possiedono un pungiglione e hanno una vita breve. In linea generale si può dire che la presenza di questo piccolo insetto è legata alla presenza dei tarli. Allontanati quest’ultimi, anche lo scleroderma scompare. I trattamenti antitarlo eliminano la fonte di sostentamento dello scleroderma e quindi risolvono il problema.