Assegno di inclusione, brutte notizie per i beneficiari: il nuovo requisito che fa perdere soldi

L’Assegno di Inclusione ecco perché alcune famiglie potrebbero non riceverlo più a giugno 2025: tutto quello che c’è da sapere.

È passato diverso tempo da quando l’Assegno di Inclusione è subentrato nella vita di molte famiglie, anche di chi, prima di allora, percepiva il Reddito di Cittadinanza. Dalla sua introduzione, qualcosa è cambiato, soprattutto nei requisiti d’accesso. Ottenere l’AdI si è rivelato più complesso, sebbene non impossibile. Eppure, adesso, chi lo ha ricevuto finora potrebbe perdere il diritto, perché da quel 2024 le carte in regola sono cambiate ancora.

Illustrazione soldi, foglio con scritto "assegno di Inclusione" e scritta "nuovo requisito"
Assegno di inclusione, brutte notizie per i beneficiari: il nuovo requisito che fa perdere soldi – assculturale-arte-scienza.it

A determinare questo cambiamento è un nuovo requisito che fino ad oggi non era mai stato rilevante, ma che ora stabilirà l’accesso, il proseguimento (e in alcuni casi anche l’importo) della misura per chi già la percepisce.

Considerando che chi riceve l’Assegno lo fa perché ne ha bisogno (o almeno così dovrebbe essere), è bene conoscere tutti gli aggiornamenti, per non rischiare di ritrovarsi da un giorno all’altro con una o più mensilità scoperte o, peggio, con il beneficio non più riattivato.

Il nuovo requisito che può far perdere l’Assegno di Inclusione nel 2025

Dal 13 maggio 2025 chi riceve l’Assegno di Inclusione deve rispettare un requisito in più, che potrebbe fare la differenza tra continuare a percepire la misura o vedersela sospendere. È stato introdotto con la Prassi INPS del 13 maggio 2025 (Messaggio n. 1803/2025), in attuazione di quanto previsto dall’articolo 6, comma 5, lettera c) del Decreto Legge n. 48/2023, che disciplina l’AdI.

Di cosa si tratta? D’ora in poi, le famiglie con figli minorenni dovranno dimostrare che i ragazzi frequentano regolarmente la scuola fino al secondo anno delle superiori, cioè fino al termine dell’obbligo scolastico. Se un figlio abbandona gli studi, il beneficio potrà essere sospeso.

Zaino scolastico abbandonato per terra
Il nuovo requisito che può far perdere l’Assegno di Inclusione nel 2025 – assculturale-arte-scienza.it

La verifica viene fatta attraverso il sistema GePI ( la Gestione dei Patti per l’Inclusione sociale), che raccoglie i dati delle scuole. Se la frequenza non risulta, il nucleo familiare avrà dieci giorni per fornire la documentazione mancante. Se invece l’abbandono è confermato, scatterà un percorso di reinserimento scolastico: in caso di mancato rientro entro sette giorni dall’impegno sottoscritto, l’assegno verrà sospeso dal mese successivo.

Non mancano però alcune eccezioni: se il figlio ha già un reddito autonomo, oppure se nel nucleo ci sono minori, disabili o over 60, la sospensione può non scattare o risultare parziale.

Il motivo di questa stretta risale nell’esigenza di contrastare l’abbandono scolastico tra i ragazzi più fragili. Secondo il Ministero dell’Istruzione, proprio i nuclei che percepiscono misure di sostegno al reddito risultano tra i più a rischio su questo fronte. Il nuovo requisito serve dunque a spingere le famiglie a mantenere i figli dentro il percorso formativo.

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