Questo mese milioni di percettori riceveranno l’Assegno di Inclusione, con la doppia ricarica di giugno: le date da segnare sul calendario.
L’Assegno di Inclusione prosegue senza intoppi nella sua erogazione, nelle regole e nella precisione dei pagamenti gestiti dall’INPS. Tuttavia, giugno potrebbe riservare qualche novità, almeno per alcuni. Si parte dagli arretrati del mese precedente, per arrivare a chi concluderà il proprio percorso con questa misura.
Un mese intenso, insomma, in cui l’ADI resta un supporto da non dare mai per scontato, ma da monitorare costantemente. Proprio per questo, prima di mostrarvi le doppie date di giugno, ricordiamo di aggiornare la situazione familiare e reddituale in caso di modifiche, e di tenere ben presenti le date chiave per il rinnovo.
Partiamo da una domanda che in questi giorni in tanti si stanno facendo: davvero a giugno arriveranno due ricariche sulla Carta di Inclusione? La risposta, come spesso accade con questo strumento, dipende dai casi. C’è chi riceverà il pagamento ordinario e chi invece potrà vedersi accreditati anche eventuali arretrati. Ma attenzione: non per tutti è previsto un doppio incasso. Vediamo allora, punto per punto, come funzionano i pagamenti di giugno e chi dovrà fare più attenzione.
Il mese di giugno si presenta carico di incognite per i beneficiari dell’Assegno di Inclusione. Non mancheranno le doppie ricariche, ma attenzione: per molti questa sarà anche l’ultima occasione di ricevere il sostegno, almeno per un po’.
Come ormai da prassi, i pagamenti verranno suddivisi in due tranche. La prima partirà sabato 14 giugno, ed è destinata ai nuovi beneficiari che hanno completato la domanda e il Patto di Attivazione Digitale entro maggio. Per loro arriveranno la prima mensilità e, nei casi in cui l’INPS abbia dovuto recuperare pagamenti pregressi, anche eventuali arretrati.
La seconda ondata di accrediti è attesa per venerdì 27 giugno. Questa volta riguarda chi già riceve l’ADI in modo regolare e ha ancora diritto al beneficio. Ma non tutti potranno festeggiare. Per circa 600.000 famiglie che percepiscono l’assegno in modo continuativo da gennaio 2024, la ricarica di fine giugno rappresenterà infatti il capolinea. Dopo 18 mesi, come previsto dalla normativa, il ciclo di pagamenti si interrompe.
Non c’è spazio per distrazioni: a luglio scatterà il mese di sospensione obbligatorio e soltanto chi presenterà una nuova domanda potrà tornare a ricevere l’assegno da agosto in poi. Il consiglio è uno solo: verificare attentamente la propria situazione e, in caso di dubbi o requisiti cambiati, muoversi per tempo. Perché il rischio di restare scoperti è reale.
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