Se hai un mutuo controlla subito se c’è questa clausola: è pericolosissima

Molti contratti contengono una clausola specifica che porta alla recessione del contratto con pochi ritardi di pagamento.

Stipulare un mutuo è una scelta importante; una di quelle che ci si porta avanti per circa 20 anni e che spesso è condivisa con la persona con cui viviamo. Un vero e proprio vincolo, sia con la banca che con eventuali cointestatari. E come ogni contratto, prevede degli obblighi sotto forma di clausola.

Uomo che firma il contratto di un mutuo
Se hai un mutuo controlla subito se c’è questa clausola: è pericolosissima – assculturale-arte-scienza.it

Ad essere protagonista è la tanto temuta recessione del contratto. Quella condizione in cui, non importa se si è all’inizio o alla fine del pagamento, la banca può decidere di mettere le mani avanti e tirarsi indietro. Questo porta a un effetto a catena che rischia di travolgere chiunque non sia perfettamente puntuale.

Si parte con la segnalazione ai sistemi di informazione creditizia, si passa all’interruzione del piano di ammortamento e, nei casi più gravi, si arriva addirittura alla richiesta di restituzione immediata del debito residuo. Un meccanismo che, una volta avviato, non è affatto semplice da fermare. Ovvio che non si tratta di una condizione comune. Eppure è bene conoscere e controllare una clausola che può rendere tutto questo possibile con qualche semplice ritardo nel pagamento.

Quando la banca può davvero revocare il mutuo

A scanso di equivoci, non basta un semplice ritardo di pochi giorni per far saltare un mutuo. La legge lo chiarisce: l’istituto può recedere solo davanti a gravi inadempienze, non certo per una difficoltà momentanea. Ma qui entra in gioco un dettaglio che pochi conoscono e che invece può cambiare tutto: la clausola risolutiva espressa.

Contratto del mutuo. Operatore bancario che mostra le condizioni al cliente
Quando la banca può davvero revocare il mutuo – assculturale-arte-scienza.it

Questa clausola, spesso nascosta tra le righe del contratto, prevede che il mutuo possa essere risolto in automatico qualora non venga rispettata un’obbligazione ben precisa, di solito il pagamento puntuale delle rate. Cosa significa, in pratica? Se nel contratto c’è scritto che il mancato versamento anche di una sola rata abilita la banca a risolvere il mutuo, quest’ultima può farlo davvero. Non basta che la rata sia saltata: serve una comunicazione ufficiale con cui la banca dichiari di voler applicare la clausola. Ma il rischio è concreto.

Al di là di questa clausola contrattuale, la legge prevede comunque un altro scenario critico: se si accumulano 7 rate impagate (anche non consecutive), oppure se una rata resta scoperta per oltre 180 giorni, la banca può revocare il mutuo in forza dell’articolo 40 del Testo Unico Bancario.

In ogni caso, la banca è tenuta ad agire secondo buona fede. Ma è chiaro che la clausola risolutiva espressa rappresenta una scorciatoia che, se presente, può mettere in seria difficoltà chi si trova a fronteggiare anche solo un imprevisto temporaneo. Vale la pena saperlo – e leggerla con estrema attenzione.

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