Per alcuni percettori dell’Assegno di inclusione (AdI), a giugno potrebbe arrivare l’ultimo accredito della prestazione. Vediamo i dettagli della questione.
Come al solito tra qualche settimana i beneficiari dell’Assegno di inclusione (AdI) riceveranno la nuova ricarica relativa al mese di giugno della loro carta. Questa prestazione e il Supporto di Formazione e Lavoro sostituiscono, almeno parzialmente, il precedente Assegno di Cittadinanza (RdC), non più erogato dal gennaio dello scorso anno.
Ad avere diritto dell’Assegno di Inclusione sono le famiglie in particolari condizioni sociali ed economiche. I requisiti base sono facilmente individuabili. Almeno un componente nelle seguenti situazioni: anziano con almeno 60 anni di età, minore di anni 18, persona disabile o persona ib condizioni di svantaggio sociale seguiti dai servizi pubblici. Infine ISEE non superiore a 10.140 euro.
Quelli che abbiamo indicato sono alcuni de requisiti richiesti per ottenere il beneficio economico. Tuttavia ricordiamo che non si esauriscono qui. Una delle finalità della prestazione è il reinserimento lavorativo dei nuclei familiari beneficiari. Quindi è obbligatoria la partecipazione a un percorso di riattivazione al lavoro.
A tal fine occorre procedere con la sottoscrizione del Patto di attivazione digitale (PAD) sulla piattaforma SIISL (Sistema informativo di inclusione sociale e lavorativa) gestita dall’INPS e successivamente con quella del Patto di servizio personalizzato (PSP), stipulato tra il nucleo richiedente e il Centro per l’impiego, che definisce i reciproci impegni per l’attivazione al lavoro.
La partecipazione a tali iniziative è obbligatoria per potere ricevere il contributo economico mensile. Quindi queste sono alcune delle caratteristiche principali della misura. I beneficiari quindi sono in attesa dei pagamenti di giugno che come al solito avverranno in due distinti momenti del mese. Intorno alla metà sono attesi gli accrediti per quanti attendono gli arretrati o la prima rata.
Verso la fine di giugno, invece, arriveranno le ricariche per chi aspetta una mensilità a partire dalla seconda. A questo proposito evidenziamo un aspetto di rilievo. Quella di giugno potrebbe essere l’ultima ricarica per alcuni percettori dell’AdI. Infatti per coloro che percepiscono il beneficio dal mese di gennaio del 2024 senza interruzioni, si raggiungono le 18 mensilità.
L’Assegno di inclusione ha una durata per un periodo massimo continuativo di 18 mesi. Al termine di questo periodo, previa un’interruzione di un mese, è possibile richiedere il rinnovo per altri 12 mesi, se si mantengono i requisiti per l’accesso alla prestazione. Quindi per alcuni percettori potrebbe essere l’ultima ricarica dopo la prima ricevuta a gennaio 2024. Ma esiste la possibilità di ottenere il rinnovo, come visto.
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