Molti pensionati potranno gioire grazie a 600€ extra che verranno erogati direttamente sul conto: chi sono gli interessati e chi verrà escluso.
Andare in pensione dovrebbe essere una liberazione, e invece per molti si trasforma in una nuova fonte di incertezze. Il problema sorge nel momento in cui il pensionato si ritrova a decifrare ogni mese l’importo che arriva sul conto. Perché cambia? Cosa significano quelle voci che si moltiplicano nel cedolino? E soprattutto: chi decide quanto trattenere e perché?

Già, perché leggere un cedolino della pensione non è affatto immediato. Tra trattenute regionali che variano da zona a zona, addizionali comunali, ricalcoli, conguagli, rivalutazioni e diciture spesso criptiche, il pensionato medio non ha ben chiaro ciò che si aggira intorno a quei calcoli. E anche così, spesso restano dubbi.
In questo contesto, a luglio qualcosa si muove. Un cambiamento, stavolta positivo. Un importo extra che fa felici soprattutto i pensionati al primo anno, ma riguarda anche altre fasce.
Non si tratta di un errore o di una semplice rivalutazione automatica. È qualcosa di previsto, anche se non sempre ben spiegato. Sebbene saranno molti anche coloro che non lo riceveranno, in alcuni casi si tratterà solamente di uno slittamento a dicembre.
INPS, 600€ in più nel cedolino a luglio (o dicembre): i pensionati che li riceveranno
Quella che molti noteranno a luglio non è una svista, né un regalo estivo. È la quattordicesima. Una mensilità aggiuntiva, più leggera della tredicesima, ma comunque preziosa, che arriva puntuale – o quasi – ogni anno a favore di chi soddisfa determinati requisiti. E no, non tutti la ricevono, anzi: in molti la attendono invano, senza sapere nemmeno se ne avrebbero diritto.

La quattordicesima per i pensionati non è infatti automatica. Entrando nel dettaglio, è destinata solo a chi ha almeno 64 anni entro il 31 dicembre e un reddito complessivo entro il doppio del trattamento minimo annuo (pari a circa 11.766,30€ per il 2025). Oltre all’età e al reddito, contano anche gli anni di contributi versati: chi ha una storia contributiva più lunga riceverà un importo maggiore.
Si va da 437€ fino a 655€, a seconda degli anni di lavoro e del tipo di attività svolta (dipendente o autonoma). E attenzione: non tutte le pensioni danno diritto alla quattordicesima. È prevista solo per quelle di vecchiaia, anticipate, di invalidità contributiva e reversibilità. Restano escluse pensione e assegno sociale, anche se in certi casi sono previste integrazioni specifiche.
Per chi soddisfa i requisiti entro luglio, l’accredito arriva con la rata di questo mese. Per gli altri, incluso chi è andato in pensione nel 2025, l’appuntamento è rinviato a dicembre.