Mein kampf gegen die Nobel: la
mia battaglia contro il Nobel
di Isabella De Paz

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Sunto: Il grande dittatore, Hitler, che molti ancora considerano un mito, capace di ispirare atti violenti contro l’umanità in America, Europa, Asia e nel mondo, dichiarò guerra all’arte, alla scienza, alla pace. Lo fece subito dopo aver preso il potere. Bandì la pittura degenerata delle avanguardie, la fi sica pensata dagli ebrei, la musica giudaica. Infi ne, contro il premio Nobel, istituì un riconoscimento tutto tedesco, assegnato da una giuria di intellettuali nati
e formati nella grande Germania, ingiustamente umiliata dal trattato di Versailles. Lo fece per rispondere alla scandalosa questione del cosiddetto premio conferito dal comitato scandinavo il 1° marzo del 1937 al signor Carl von Ossietzky, suo fi ero oppositore.

Abstract: The great dictator, Hitler, many still consider a myth, capable of inspiring violent acts against humanity in America, Europe, Asia and the world, he declared war art, science and peace. He did so immediately after taking power. Banished the degenerate painting of the avant garde, the physical thought by the Jews, the Jewish music. Finally, against the Nobel prize, he instituted a recognition all over Germany, awarded by a jury of
intellectuals born and trained in the great Germany, unjustly humiliated by the Versailles Treaty. He did it to answer the question of the so-called scandalous award from the Scandinavian Committee on March 1, 1937, to Mr. Carl von Ossietzky, his fi erce opponent.

Isabella De Paz. Laurea in Giurisprudenza e baccalaureato in diritto a Strasburgo (Unione Europea) Si occupa di analisi psicanalitica didattica a Parigi nel 1973. Giornalista professionista. Dirige le riviste «Patologia clinica», «Il gioco della materia e delle idee», «Hippocampo», «Maja». Redattrice ordinaria presso Giorgio Mondadori Editore dal 1981. Collaboratrice fissa de "Il Messaggero", scrive anche per i quotidiani "La stampa", "Stampa-sera", e per i periodici «L'europeo», «L'Espresso», «Il piacere», «PoP», «Excelsior», «L'llustrazione Italiana», «Ad», «Bella Italia». Assieme a Emanuela Sciandra ha direttol'Ufficio Stampa e Relazioni Culturali presso il Centro Internazionale per studiosi e studenti stranieri, a Santa Margherita Ligure. Ha partecipato a varie iniziative radiofoniche della RAI e di altre emittenti: conduttrice del rotocalco radiofonico quotidiano "RP1", autrice di testi per Olimpo2000, Il motto matto, Voglia di apocalisse. Per la RAI realizza numerosi speciali del TG1: "Italia straniera", "Emigranti di élite: musicisti, scienziati e artisti premiati all'estero", "Roma fuori orario" e altri).
È stata docente di "Diritto dei Beni Culturali nella Unione Europea" presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Università di Genova, Facoltà di Scienza della Comunicazione. È stata cultrice di Diritto Pubblico presso la stessa Università. In particolare si è occupata di Diritto Internazionale dei Beni Culturali. Nello stesso campo è autrice di numerose pubblicazioni: La tutela dei beni culturali nei paesi dell'est europeo, Roma, Poligrafico dello Stato, 1999; Elementi di diritto pubblico e di legislazione dei beni culturali, Ecig, 2002; Guida alla disciplina della unione europea in tema di beni culturali, Ecig, 2003; La problematica definizione di bene culturale, Centro Internazionale di Studi Italiani, 2001; Il diritto dei beni culturali nella Unione Europea, Ecig, 2004. È anche autrice dei libri: Il mio primo uomo (pubblicato da Longanesi); I sogni come interpretarli; Il caso Rushdie, Elettrocardiodramma, Fiabe Buddiste.
Ha lavorato nel mondo del cinema e dello spettacolo: attrice cinematografica con Bavaria-film e altre produzioni italiane e straniere; soprano acuto nel coro "I madrigalisti" diretti dal medico-maestro di musica Leopoldo Gamberini; iscritta alla SIAE come paroliere, firma i testi di Amarsi forse ma sempre (Blandini-Calabrese-Matti). Particolarmente sensibile alle problematiche degli autistici e portatori di handicap, è organizzatrice della serie di eventi culturali Musica per Costruire con Agimus Count Down Project, missione spaziale sulla terra alla ricerca di uguali e diversi

ArteScienza Anno III, N.5 dicembre 2016