Il ruolo dell'Islàm nello sviluppo delle scienze
di Luca Nicotra

Leggi l'articolo...

Sunto: All'Islàm si deve la conservazione dell'antica scienza e filosofia greca -attraverso traduzioni in arabo dal greco, dal siriaco e dal persiano - e successivamente la sua trasmissione all'Occidente tramite le traduzioni dall'arabo in latino dei grandi traduttori dei secoli XII e XIII. Ma il ruolo degli arabi non fu soltanto quello di traduttori, perché dopo un periodo iniziale di assimilazione della scienza greca e indiana essi stessi dettero apporti originali, in particolare alla matematica, all'astronomia e alla medicina. A loro si deve sostanzialmente la creazione della trigonometria, dell'algebra e della moderna medicina. È pure da ricordare il loro impegno nella fisica, dove applicarono un approccio empirico alla conoscenza che preludeva al moderno metodo sperimentale.

Abstract: We owe it to Islàm the preservation of ancient Greek science and philosophy - through Arabic translations from Greek, Syriac and Persian versions - and then its transmission to the West through translations from Arabic into Latin by the great translators of the XII and XIII centuries. But the Arabs were not only translators, because after an initial period of assimilation of Greek and Indian science themselves gave original contributions to science and, in particular, to mathematics, astronomy and medicine. They are mainly the creation of trigonometry, algebra and modern medicine. It is well to remember their commitment to physics, where they applied an empirical approach to knowledge that was a prelude to the modern experimental method.

Luca Nicotra. È ingegnere meccanico e giornalista pubblicista presso varie testate nazionali. Per oltre dieci anni è stato redattore e responsabile delle rubriche "Cultura", "Società e Costume" del mensile «Notizie in...Controluce». Ha svolto attività di ricerca in ambito universitario nel campo della trasmissione del calore e nell'industria della difesa nel settore dei sistemi di guerra elettronica. Esperto di sistemi computerizzati per la progettazione e produzione meccanica, è autore di circa 70 pubblicazioni tecniche e di 220 articoli, in gran parte di divulgazione scientifica. I suoi interessi sono diretti in particolar modo alla storia e filosofia della scienza. Sui rapporti fra arte scienza ha organizzato numerosi convegni, partecipandovi anche come relatore: Dalla logica pirandelliana al relativismo di de Finetti (2007), Caos e immaginazione nell'arte e nella scienza (2008), La bellezza nell'arte e nella scienza (2010), Spirali ed eliche: arte, matematica e poesia in concerto (2013). Nell’ottobre 2007, a Trieste, ha partecipato con la relazione Il relativismo nella scienza: dalle geometrie non-euclidee alla teoria soggettiva delle probabilità a “ComunicareFisica2007”, Conferenza–Workshop nazionale sulle tematiche e sulle metodologie della comunicazione della fisica e delle altre scienze.Nel novembre 2007 è stato invitato come relatore al Festival della Scienza di Genova dove, assieme a Fulvia de Finetti, ha tenuto la conferenza La parte sconosciuta dell’iceberg de Finetti. Assieme a Fulvia de Finetti ha ideato e realizzato il sito ufficiale dedicato a Bruno de Finetti e scritto il libro Bruno de Finetti, un matematico scomodo. È autore e curatore dei libri Il drago e la farfalla. Cina: una superpotenza di fronte alle sfide del terzo millennio; La Nuova Cina e l'Italia; Nello specchio dell'altro: riflessi della bellezza tra arte e scienza. È autore e curatore (con Francesca Campana) del testo Ingegneria assistita dal computer vol. 1. È presidente dell'associazione "Arte e Scienza", membro onorario dell'Accademia Piceno Aprutina dei Velati, membro del Comitato scientifico della rivista «Science & Philosophy», direttore editoriale della casa editrice UniversItalia e direttore responsabile del periodico «ArteScienza».

ArteScienza Anno II, N.4 dicembre 2015