Gli antichi orologi: fra cosmologia tolemaica e arte
di Costantino Sigismondi

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Sunto: Un breve itinerario nel variegato e antico mondo degli orologi. I traduttori dall'arabo Gherardo da Cremona (1114-1187) e Campano da Novara (1220-1296) trasmettono al mondo latino l'eredità classica di Tolomeo. Prima di loro Gerberto d'Aurillac (938-1003), papa Silvestro II, aveva ripreso in modo originale il discorso astronomico classico rielaborando fonti latine e realizzando un horologium a Magdeburgo. Jacopo Dondi e suo figlio Giovanni realizzano a Padova (1344) e a Chioggia (1386) gli orologi da torre più antichi del Mondo, traducendo in pezzi meccanici i moti circolari della cosmologia geocentrica sintetizzata nell'Almagesto di Tolomeo. Orologi meccanici e al quarzo sono oggi superati dagli orologi radiocontrollati, che sincronizzano i rintocchi delle campane dei campanili al fuso orario dell'Europa Centrale entro un secondo di accuratezza.
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Abstract: A short route in varied and ancient world of clocks. The translators from Arab Gerardus from Cremona(1114-1187) and Campanus from Novara (1220-1296) gave to the latin world the classical heritage of Ptolemy, before them only Gerbert of Aurillac (938-100)3, pope Silvestro II, produced original instruments based on latin texts and realizing the horologium of Magdeburg. Jacopo Dondi and his son Giovanni made in Padova (1344) and Chioggia (1386) the oldest clocks for tower in the World, transferring in mechanicals pieces the circular motions of the geocentric cosmology as Ptolemy synthetized in the Almagest. Mechanical and quartz watches are now superseded by radio controlled clocks, that synchronize the chimes of bells of the bell towers in the Central European time zone within one second accuracy.mechanicals pieces the circular motions of the geocentric cosmology as Ptolemy synthetized in the Almagest.

Costantino Sigismondo è un astrofisico. Tiene corsi di Storia dell’Astronomia e Astrometria Solare alla Sapienza di Roma. Si occupa della misura delle variazioni del diametro solare. Collabora con istituzioni scientifiche di tutto il mondo (Observatorio Nacional e Universidade Federal do Rio de Janeiro in Brasile, Università di Nizza, Istituto di Astrofisica di Parigi, Istituto Ricerche Solari di Locarno, Svizzera, Yale University - Stati Uniti, Sejong University - Corea del Sud). Dal 2003 cura anche l’organizzazione dei convegni di studio su Gerbert d’Aurillac, papa Silvestro II, astronomo e scienziato.

ArteScienza Anno I, N.2 dicembre 2014

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Arte e Scienza, verso una ricomposizione culturale
di Luigi Campanella

Sunto. Nella società post-industriale, in cui viviamo, la cultura sembra prevalere sempre di più sulla struttura, riconoscendo alla dimensione creativa delle attività umane il ruolo di guida e di orientamento. La tradizionale articolazione della cultura in umanistica e scientifica deriva da una visione sbagliata, ma soprattutto da una politica di potere delle scuole accademiche. Un segnale di cambiamento verso la uni-tarietà della cultura è la sua visione e concezione di bene culturale: prima era so-stanzialmente il reperto umanistico, oggi anche lo strumento scientifico. La bellezza estetica degli strumenti ne valorizza la ricollocazione all'interno di un ambiente, di un’atmosfera similmente a quanto avviene per le opere d'arte. Un'altra ricomposi-zione culturale, con la rivalutazione della storia della scienza e degli archivi storici, riguarda il rapporto fra teoria ed esperienza.