Elogio del gossip
di Isabella
De Paz
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Sunto: Dare un valore alle voci di corridoio che diventano pettegolezzo non è facile ma utile, visto che svolgono un’indubbia funzione comunicativa oggi più che mai. Coinvolgono l’intero corpo sociale nella produzione di signifi cati, generano valori, stima, disistima, autostima e facilitano quel naturale meccanismo di trasmissione della memoria, che produce storia e cultura popolare. Il pettegolezzo è una cronaca partecipata, comprensibile a tutti e perciò, nel passaggio di bocca in bocca, si nutre di nuovi elementi (per lo più scadenti); ma riguarda quasi esclusivamente i numeri uno. Dà vita a una soap opera senza fi ne, ambientata nel mondo dei grandi della storia vediamo come..
Abstract: Giving a value to the rumors that become gossip is not easy but useful, since they play an undoubted communicative function today more than ever. They involve the whole social body in the production of meanings, generate values, esteem, disregard, self-esteem and facilitate that natural mechanism of transmission of memory, which produces history and popular culture. Gossip is a participatory chronicle, understandable to everyone and therefore, in the passage from mouth to mouth, it feeds on new elements (mostly poor); but it almost exclusively concerns the number one. It gives life to an endless soap opera, set in the world of the greats of history, let’s see how.
Isabella
De Paz. Laurea in Giurisprudenza e baccalaureato in diritto a Strasburgo
(Unione Europea) Si occupa di analisi psicanalitica didattica a Parigi nel 1973.
Giornalista professionista. Dirige le riviste «Patologia clinica», «Il gioco
della materia e delle idee», «Hippocampo», «Maja». Redattrice ordinaria presso
Giorgio Mondadori Editore dal 1981. Collaboratrice fissa de "Il Messaggero",
scrive anche per i quotidiani "La stampa", "Stampa-sera",
e per i periodici «L'europeo», «L'Espresso», «Il piacere», «PoP», «Excelsior»,
«L'llustrazione Italiana», «Ad», «Bella Italia». Assieme a Emanuela Sciandra
ha direttol'Ufficio Stampa e Relazioni Culturali presso il Centro Internazionale
per studiosi e studenti stranieri, a Santa Margherita Ligure. Ha partecipato
a varie iniziative radiofoniche della RAI e di altre emittenti: conduttrice
del rotocalco radiofonico quotidiano "RP1", autrice di testi per Olimpo2000,
Il motto matto, Voglia di apocalisse. Per la RAI realizza numerosi speciali
del TG1: "Italia straniera", "Emigranti di élite: musicisti,
scienziati e artisti premiati all'estero", "Roma fuori orario"
e altri).
È stata docente di "Diritto dei Beni Culturali nella Unione Europea"
presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Università di Genova, Facoltà
di Scienza della Comunicazione. È stata cultrice di Diritto Pubblico presso
la stessa Università. In particolare si è occupata di Diritto Internazionale
dei Beni Culturali. Nello stesso campo è autrice di numerose pubblicazioni:
La tutela dei beni culturali nei paesi dell'est europeo, Roma, Poligrafico dello
Stato, 1999; Elementi di diritto pubblico e di legislazione dei beni culturali,
Ecig, 2002; Guida alla disciplina della unione europea in tema di beni culturali,
Ecig, 2003; La problematica definizione di bene culturale, Centro Internazionale
di Studi Italiani, 2001; Il diritto dei beni culturali nella Unione Europea,
Ecig, 2004. È anche autrice dei libri: Il mio primo uomo (pubblicato da Longanesi);
I sogni come interpretarli; Il caso Rushdie, Elettrocardiodramma, Fiabe Buddiste.
Ha lavorato nel mondo del cinema e dello spettacolo: attrice cinematografica
con Bavaria-film e altre produzioni italiane e straniere; soprano acuto nel
coro "I madrigalisti" diretti dal medico-maestro di musica Leopoldo
Gamberini; iscritta alla SIAE come paroliere, firma i testi di Amarsi forse
ma sempre (Blandini-Calabrese-Matti). Particolarmente sensibile alle problematiche
degli autistici e portatori di handicap, è organizzatrice della serie di eventi
culturali Musica per Costruire con Agimus Count Down Project, missione spaziale
sulla terra alla ricerca di uguali e diversi