Arte e scienza: verso una ricomposizione culturale
di Luigi Campanella

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Sunto: Nella società post-industriale, in cui viviamo, la cultura sembra prevalere sempre di più sulla struttura, riconoscendo alla dimensione creativa delle attività umane il ruolo di guida e di orientamento. La tradizionale articolazione della cultura in umanistica e scientifica deriva da una visione sbagliata, ma soprattutto da una politica di potere delle scuole accademiche. Un segnale di cambiamento verso la unitarietà della cultura è la sua visione e concezione di bene culturale: prima era sostanzialmente il reperto umanistico, oggi anche lo strumento scientifico. La bellezza estetica degli strumenti ne valorizza la ricollocazione all'interno di un ambiente, di un’atmosfera similmente a quanto avviene per le opere d'arte. Un'altra ricomposizione culturale, con la rivalutazione della storia della scienza e degli archivi storici, riguarda il rapporto fra teoria ed esperienza.

Abstract: In the post-industrial society, in which we live, the culture seems increasingly prevail on the structure, recognizing the creative dimension of human activity as guidance and guidance. The traditional articulation of humanistic and scientific culture derives from a mistaken, but especially from a power politics of academic schools. A sig-nal of change towards the unity of culture is his vision and conception of cultural object: before the finding was essentially humanistic, scientific tool today. The beauty of instruments enhances the relocation within an environment, an atmosphere similar to what happens to the artwork. Another cultural consolidation, with the appreciation of the history of science and historical archives, is about the relationship between theory and experience.

Luigi Campanella è professore ordinario di Chimica Analitica e di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali.Titolare di Chimica Agraria e poi di Chimica del Suolo, di Chimica del Restauro e di Chimica degli Alimenti presso l'Università degli Studi di Roma "Sapienza".
È autore di oltre 500 lavori nei settori della Chimica Analitica, dell'Elettrochimica, della Chimica
Ambientale, delle Biotecnologie Analitiche,della Chimica dei Beni Culturali. In particolare ha
preparato, caratterizzato e applicato numerosi biosensori, basati su enzimi immobilizzati o su
tessuti vegetali, per la determinazione di sostanze di interesse clinico, farmaceutico ed ambientale e
per la datazione di reperti archeologici cellulosici. Con queste ricerche è entrato a far parte del
Gruppo di Ricerca CEE su "Biosensori".
Ha anche studiato l'applicazione di metodi chimici e biologici alla degradazione e alla rimozione
di inquinanti. È autore di 6 libri nei campi della Analisi Industriale e Applicata, della Chimica Analitica,della Chimica degli Alimenti,della Filosofia della Chimica,della Museologia Scientifica e della Chimica per l’Arte. Presidente della Divisione di Chimica Analitica della Società Chimica Italiana negli anni 1989-1990 e di quella di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali nel triennio 2004-2006. Vice presidente della Società Chimica Italiana dal 1990 al 1992. Presidente eletto della Società Chimica Italiana per il triennio 2008-2011. Presidente del MUSIS (Museo Multipolare della Scienza e dell'Informazione Scientifica) dal 1991 ad oggi.

ArteScienza Anno I, N.1 settembre 2014

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Arte e Scienza, verso una ricomposizione culturale
di Luigi Campanella

Sunto. Nella società post-industriale, in cui viviamo, la cultura sembra prevalere sempre di più sulla struttura, riconoscendo alla dimensione creativa delle attività umane il ruolo di guida e di orientamento. La tradizionale articolazione della cultura in umanistica e scientifica deriva da una visione sbagliata, ma soprattutto da una politica di potere delle scuole accademiche. Un segnale di cambiamento verso la uni-tarietà della cultura è la sua visione e concezione di bene culturale: prima era so-stanzialmente il reperto umanistico, oggi anche lo strumento scientifico. La bellezza estetica degli strumenti ne valorizza la ricollocazione all'interno di un ambiente, di un’atmosfera similmente a quanto avviene per le opere d'arte. Un'altra ricomposi-zione culturale, con la rivalutazione della storia della scienza e degli archivi storici, riguarda il rapporto fra teoria ed esperienza.