La spirale: "recherche" gnoseologica
di Anna Maria Vinci

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Sunto: La spirale, prima di essere definita matematicamente come curva, è stata un simbolo atavico che ha ispirato una notevole produzione di tipo artistico, iconico, magico-simbolico e letterario. Presente già nelle prime rappresentazioni grafiche degli ominidi, probabilmente perché visibile in natura, ha attraversato come simbolo i millenni, ca-ricandosi di valenze metaforiche o misteriche. Questo articolo, lungi dall’essere esaustivo, dà un saggio dimostrativo dei diversi significati della spirale, al di là degli aspetti geometrici che sono ben noti.

Abstract: The spiral, before being mathematically defined curve, as it was an atavistic symbol that has inspired a remarkable artistic production, iconic, symbolic and literary magic. This already in the first graphical representations of o-minidi, probably because visible in nature, has as a symbol the millennia, charging of metaphorical meanings or mystery. This article, far from being exhaustive, gives a demonstration test of the differ-ent meanings of the spiral, beyond the geometric aspects that are well known.

Anna Maria Vinci è docente di lettere di ruolo presso il Liceo Scientifico di Tarquinia – “IIS Vincenzo Cardarelli”. Laureata in lettere con indirizzo filologico moderno presso l’Università “Sapienza” di Roma, ha conseguito numerosi corsi di perfezionamento. Ha conseguito il Master di I livello in "Didattica apprendimento e valutazione: il ruolo dell’insegnante nei nuovi contesti formativi integrati" e il Master di I livello in “Didattica disciplinare, innovazione tecnologica e strategie per l’integrazione".
Scrive come corrispondente sul quotidiano inter provinciale “Il Corriere di Viterbo” dal 1999 (interruzione di due anni) ad oggi sia sulla pagina di cronaca locale sia sulla pagina della cultura. Ha collaborato con il periodico “La Rivista”, il Corriere di Civitavecchia, Reporter (Boston).

ArteScienza Anno I, N.1 settembre 2014

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Arte e Scienza, verso una ricomposizione culturale
di Luigi Campanella

Sunto. Nella società post-industriale, in cui viviamo, la cultura sembra prevalere sempre di più sulla struttura, riconoscendo alla dimensione creativa delle attività umane il ruolo di guida e di orientamento. La tradizionale articolazione della cultura in umanistica e scientifica deriva da una visione sbagliata, ma soprattutto da una politica di potere delle scuole accademiche. Un segnale di cambiamento verso la uni-tarietà della cultura è la sua visione e concezione di bene culturale: prima era so-stanzialmente il reperto umanistico, oggi anche lo strumento scientifico. La bellezza estetica degli strumenti ne valorizza la ricollocazione all'interno di un ambiente, di un’atmosfera similmente a quanto avviene per le opere d'arte. Un'altra ricomposi-zione culturale, con la rivalutazione della storia della scienza e degli archivi storici, riguarda il rapporto fra teoria ed esperienza.